Il Bitcoin è di nuovo nei riflettori. I prezzi del Bitcoin si sono assestati intorno a 29 mila 100 dollari, superando notevolmente i 20 mila dollari di fine anno. Secondo la fonte El Financiero, i dati sulla volatilità della criptovaluta sembrano indicare una certa stabilizzazione.
Osservando i seguenti fattori:
• Indicador de volatilidad del Bitcoin (BVOL) che misura le oscillazioni dei prezzi
• I tentativi dei governi di regolamentarne e garantirne la stabilità
• La presenza sempre maggiore di grandi investitori istituzionali
È possibile affermare che la volatilità del Bitcoin potrebbe aumentare. Tuttavia, i analisti rimangono cauti, in attesa di future conferme sulla forza dei supporti. Con l’evolversi del panorama regolamentare, Bitcoin potrebbe stabilizzarsi, aprendo l’accesso a nuovi investitori e nuove strumenti di trading.
Qual è il grado di accettazione da parte dei governi riguardo alla regolamentazione del Bitcoin?
I governi di tutto il mondo hanno sia mostrato interesse sia riservatezza nei confronti del Bitcoin. Alcune nazioni come gli Stati Uniti e la Cina hanno recentemente presentato leggi e normative che mirano a regolamentare l’uso della criptovaluta, creando così un linguaggio standard pubblico per tutti i suoi operatori. Tuttavia, il grado di accettazione da parte dei governi rimane ancora estremamente vario, con molti Paesi che sono ancora indecisi su come gestirlo. Si è visto un trend verso l’approvazione da parte di organizzazioni politiche internazionali come l’Unione Europea, la quale ha dato il via libera al progetto V20, un’iniziativa volta a sostenere la criptovaluta con regole di settore per consentire maggiore responsabilità nel trading ed eliminare l’enorme volatilità dei prezzi.
Come le grandi istituzioni finanziarie influenzano l’andamento della volatilità del Bitcoin?
Le grandi istituzioni finanziarie sono tra le principali influenze sulla volatilità dei prezzi del Bitcoin, in particolare, sull’andamento di breve periodo. La loro presenza, nonché l’aumento del numero di fondi gestiti professionalmente e di grandi banche che versano capitali nell’ecosistema dei Bitcoin, contribuisce a rendere più stabile la valuta crittografica.
Sebbene non sia stato stabilito un accordo globale in materia di regolamentazione, molti governi si stanno ora schierando a favore della sua accettazione. Le normative sono in gran parte restrittive, ma stanno iniziando a favorire una migliore distribuzione della moneta. Anche la crescita degli scambi di Bitcoin sta creando più stati di investitori istituzionali che desiderano partecipare ai mercati delle criptovalute.
Nonostante la maggiore stabilità, la volatilità dei Bitcoin resta notevole, e le variazioni di prezzo inaspettate rimangono un rischio a breve termine. Ciò significa che i supporti che finanziano l’intero ecosistema – come la volontà di un governo di imporre regole, il sentimento degli utenti della tecnologia blockchain e la decisione delle grandi istituzioni a investire – rimangono fondamentali a breve termine. A lungo termine, l’ampia adozione e la regolamentazione a livello internazionale potrebbero avere un effetto di stabilizzazione.
I supporti in grado di garantire la stabilità del Bitcoin sono destinati a rimanere costanti nel tempo?
Rispondendo alla domanda: I supporti in grado di garantire la stabilità del Bitcoin sono destinati a rimanere costanti nel tempo? La risposta è incerta. La volatilità resta una caratteristica chiave del Bitcoin e le sue oscillazioni saranno probabilmente un rischio costante. Tuttavia, la sempre crescente presenza di grandi investitori istituzionali, unita all’evoluzione dei regolamenti internazionali, potrebbero contribuire a ridurre la volatilità della criptovaluta e aumentare la sua liquidità. Ma al momento non c’è alcuna garanzia che la volatilità e il prezzo assestato del Bitcoin possano durare nel tempo.